mercoledì 4 settembre 2013

Lettera di denuncia abusi

Io Sottoscritto La Rosa Davide tesserato Radicale, nato a Genova il 7 aprile 1983, la raccolta di queste firme serviranno a dimostrare a voi lettori stessi il degrado delle carceri italiane.Sino al 26 agosto 2013 il quinto reparto dove è ubicato un detenuto il quale non voglio fare il nome si trova da 4 anni rinchiuso in una cella di 5 metri e mezzo. La le guardie penitenziarie non passano neanche per mandarlo all'aria,io sono stato lì per 15 giorni grazie alla direttrice e ho potuto vedere con i miei occhi come viene trattato.Ora che sto lavorando lì come scopino che ho fatto la raccolta di molte firme come militante per il Partito Radicale per un Satyagraha per la giustizia per chiedere quell'amnistia che servirebbe a mettere fine alle condizioni inumane di vita dentro le carceri si è divulgato la notizia che sono militante attivo e che dovranno venire a fare visita i compagni radicali per vedere lo stato in cui si trova il carcere di Voghera.E' dal giorno 26 agosto 2013 che quinto reparto a  quel Detenuto Ignoto gli hanno montato la porta del bagno che non aveva e ripristinato il muro che e' fatto solo di mattoni senza intonaco. Qui nel mio reparto infermeria invece oltre ad essere persone in una cella con una metratura di circa 30 metri quadri non tutti agibili per via di brande e armadi si trova una cella, la numero 5 chiusa da 5 mesi perchè inagibile in quanto pocanzi scrissi della mia notizia, si divulgò di essere un radicale attivo, ora che sanno che devono venire i radicali a visitare le condizioni disumane in cui viviamo stanno ripristinando tutto per non fare la figura di quelli che non calpestano la dignità dell'essere umano. Ho segnalato io personalmente queste situazioni grazie alla direttrice la quale mi ha inflitto 15 giorni di isolamento disciplinare appena arrivato in questo istituto già etichettato a causa del trasferimento da Pavia per altri incidenti di percorso. Qui a Voghera  incontrai un individuo recidivo per tentato omicidio all'interno delle carceri il quale mi difesi mandandolo all'ospedale dopo una sua tentata aggressione verso i miei confronti. Porto le testimonianze a mio favore scritte da coloro che erano presenti .Non trovo giusto la mia punizione inflitta mi dalla direttrice molto probabilmente preferiva che non mi difendevo con le mani ma prendermi io delle accoltellate. Secondo voi sarebbe stato giusto rischiare di prendermi delle coltellate? dopo l'accaduto venni chiamato al Consiglio disciplinare il quale invece di ascoltare la mia difesa che avrei dovuto portare le mie testimonianze a mio favore non mi diede la possibilità di difendermi sanzionandomi con 15 giorni di isolamento. Non mi toccarono molto i  giorni d'isolamento ma non essere stato ascoltato e ora che sto mobilitando per i radicali e li sto mobilitando a fare visita il buongiorno e buonasera vengono verso i miei confronti molto più cordiali nonostante queste angherie che hanno fatto le quali io non riesco più a mandare giù, bocconi amari,ho fatto per l'ennesima volta istanza di riavvicinamento colloqui ai miei famigliari.Auspico non siano invane come tutte le altre che feci.La lontananza dei miei famigliari,la privazione della libertà, la mancanza d'affetto il calore affettivo e tutte quelle cose che rendono vivo un essere umano ci vengono private dal sistema giudiziario ingiusto italiano. Inoltre aggiungo che nella cella numero 3, 2 metri di lunghezza, un metro e mezzo di larghezza non tutti calpestabili sono costretti a condividerla in 3 esseri umani.Personalmente a me dopo tanti anni passati di galera hanno creato in me un malessere interiore scaturendomi crisi similepilettiche grazie alla frustrazione, tensione carceraria,il sovraffollamento e le  guardie che rendono la vita più difficile di quello che e'.Già in sé il sovraffollamento è un fattore molto critico,è anticostituzionale quale porta le persone addirittura al suicidio.Con questa mia concludo qui con la speranza che le cose prendano una forma civile più uniforme ai diritti dell'essere umano.Cordiali e distinti saluti La Rosa Davide.


Firmano:
Lucchetta Mirko
Salvoni Moris
Giorgio Colombo
Boldrini Roberto
Girani Giancarlo
Girani Giorgio
Ferrandes Giulio
Prelashi Elton
Shopov Vladimir
Mezzadri Franco
Di Stefano Giuseppe
Fulvio Culociotti
Bogdan Costantin

Lettera di Andrea La Rosa da Marassi

Caro fratello io invece ti posso dire che a Don Soria me la sono vista brutta ora ti racconto....c'era una guardia che mi provocava io stavo male di salute era morto buonanima dello zio e mi stavo separando,inoltre mi costringevano a prendere una terapia da cavallo.Questa guardia mi ha offeso ed io l'ho colpito dopodiché è arrivato il brigadiere e due guardie scusami, brigadiere,ispettore e due guardie.Mi hanno detto che dovevo andare a fare delle dichiarazioni in infermeria io detto quello che è successo che era tutta la mattina che cercava lo scontro mi hanno circondato una decina di guardie e mi hanno massacrato poi mi hanno fatto spogliare nudo a dicembre senza neppure gli slip e mi hanno lasciato in questa cella senza materasso senza coperte senza televisione e senza caloriferi e gli ho chiesto una volta se mi facevano scendere all'aria e mi hanno risposto "muori pezzo di merda".Ho rischiato di finire in manicomio per colpa della loro burocrazia,dopo 4 giorni parlai al capo posto e al sottoufficiale e mi portarono la roba da vestire le sigarette e la televisione ero tutto spaccato perdevo sangue ovunque e mi hanno incrinato anche la costale e stetti in isolamento un mese di tempo che mi mandano via i segni per non creare scandali in sezione ora ti saluto con tanto amore tuo fratello

Lettera di Girani Giorgio

Mi chiamo Girani Giorgio nato il 21 aprile 1976 a Pavia e attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Voghera. Dalla data del mio arresto in Casteggio in provincia di Pavia il 18 aprile 2013 . Con la presente sono a raccontare le condizioni nelle quali mi trovo e come me tali condizioni sono riferite a tutta la popolazione carceraria italiana ,inizio con l'affermare che  sono alla mia prima esperienza detentiva perciò come recita la Costituzione italiana ignorata spesso dai magistrati la custodia cautelare come dovrebbe essere e come nel mio caso viene usata a sproposito applicata a quasi tutti gli arrestati nonostante siano al loro primo reato.Io ero incensurato perciò cosa ci faccio qui? in attesa di giudizio da quasi 5 mesi non sono abbastanza affollate  le carceri?tornando al racconto della mia prima esperienza come dicevo mi hanno arrestato il 12 aprile 2013 per reato 73 comma 1 spaccio di droga con accuse pesanti vere solo al 40 per cento massimo e mi hanno portato nel carcere di Voghera Istituto legato al territorio di mia residenza e nel quale ho compiuto il mio reato.Al mio arrivo di notte dopo tutto il pomeriggio passato dai carabinieri mi hanno rinchiuso in una cella di 5 metri per 2 metri totale circa 10 metri quadrati con altre due ospiti più mio fratello arrestato con me praticamente fino al 20 aprile 2013, circa in 4 persone abbiamo condiviso questa cella di 10 metri quadrati in condizioni pessime trattandosi di un blocco adibito a solo isolamento punitivo e in teoria con celle singole .Scarcerati gli altri due stranieri io e mio fratello siamo rimasti lì fino al 3 maggio 2013 quindi 21 giorni insieme ad un terzo individuo romeno pertanto nella nostra cella verso il 22 23 aprile. Tutti e tre il 3 maggio 2013 siamo stati portati in un cellone, così lo definiscono per il fatto che ha ben 12 letti,peccato che non sia oltre 100 metri quadrati come recita la carta sui diritti umani per 12 persone ,bensì solo 37 metri quadrati, bagno incluso di cui solo 18 /20 calpestabili togliendo letti e armadietti.Da li ad oggi è stato un susseguirsi di entrata gente .In data odierna dopo essere stati due mesi in 10 persone siamo in 11 si può intuire il disagio di mancanza di spazio ed aria senza contatto, la frequente fila per l'uso del bagno essendo uno solo per 11!locale il bagno tra l'altro adibito per forza ad uso culinario quindi come si può capire con problemi possibili di carattere igienico sanitario. Nonostante la polizia penitenziaria sia meno dura qui che in altri istituti il disagio dovuto sovraffollamento è enorme,affollamento dovuto al magistrato con gravi colpe dei magistrati soprattutto che non danno la possibilità di attendere processi ai domiciliari nemmeno per gli incensurati quelli come me al primo e ultimo sicuro!!usando la custodia cautelare come lavamani un lavamani che sconvolge la vita privata che se non si e' delinquenti abituali lo si può dirittura diventare in strutture che sono scuole di malavita. Una persona come me ce ne sono in migliaia in Italia al suo primo sbaglio va liberata controllando ovviamente ma dando la possibilità di rendimersi tra gli affetti e le mura di casa non in queste mura del castigo.Un altro sopruso secondo me è stato lo  sradicamento della mia famiglia ignara di tutto avermi lasciato 25 giorni dal 12 aprile al 6 maggio senza telefonare scrivere e vedere i parenti preoccupati a non finire. Aggiungo anche la negazione nei mesi più caldi giugno luglio agosto ,di un semplice ventilatore che avremo comperato con i nostri soldi,ci avrebbe in qualche modo rinfrescato questo forno di cemento armato che e' la nostra cella con dentro 11 persone.Alla finestra vi e' un illegale rete a maglia fine oltre le sbarre che se si fissa l'esterno magari una pianta o un po' d'erba,oppure un fiore si ottiene 10 minuti dopo un gran mal di testa non essendo l'occhio umano abituato ad avere una rete davanti agli occhi .Queste e  altre mille cose non vanno bene ,bene per niente, 20 ore al giorno chiuso e solo 4 di aria in un cortile piccolo con alti muri in cemento armato a girare avanti e indietro come pecore ma non siamo animali nonostante gli sbagli rimaniamo esseri umani e magari come nel mio caso molto scontenti di quel che han fatto e sicuri di non sbagliare più!La pace interna ,la purezza ce l'ho sempre che mi dia la possibilità a breve di esprimerle la con questo concludo.Grazie Girani Giorgio carcere di Voghera

Grazie a te Giorgio! Riceviamo e pubblichiamo!Davide e Francesca

Lettera di Concas Carlo

Io sottoscritto Concas Carlo nato a Genova il 3 Luglio 1982,attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Terni,vi pongo all'attenzione quanto segue cari amici.Durante la mia detenzione in vari istituti ho notato che il trattamento penitenziario non é mai conforme ai principi di umanità.E' vero che alcuni di noi hanno sbagliato e che si deve pagare il proprio debito con la giustizia e la società ma il trattamento di rieducazione spesso trova ostacoli.Ad una partecipazione sociale e costruttiva vorrei dirvi che nella struttura in cui mi trovo e nelle altre dove sono stato,non esiste proprio il garante dei detenuti,la ragione percui i nostri diritti sono sempre calpestati e di conseguenza i fatti di cui non lamentiamo sono:
A causa del sovraffollamento sono stato costretto a convivere con una o piu persone in celle piccole e fuori norma.Tutt'oggi lo spazio nella mia cella lo condivido assieme ad un'altra persona,il resto del pochissimo spazio lo occupano,brande a castello,2 armadi per vestiti,2 scarpiere,2 dispense che non ci permettono di muoverci liberamente all'interno della cella.Questa situazione crea problemi tra di noi detenuti e spesso finisce con litigi.La maggior parte del tempo rimaniamo chiusi in cella perché le ore previste per il passeggio sono poche: 9:00-11:00 e dalle 14:00 alle 15:00 in piu l'area del passeggio é chiusa con una rete sovrastante simile al regime 41 bis come se tra detenuti comuni vi fosse una particolare pericolosità.
Per quanto riguarda il vitto amministrativo fa proprio schifo,ma in tutti gli istituti dove sono stato e le porzioni dei pasti sono minime e mai rispettate dalle norme previste dal regolamentoe questa situazione mette in difficoltà spesso  e volentieri i portavitto con i detenuti per via della miseria sul carrello.Inoltre per assistenza sanitaria é da dimenticare,cioè le visite mediche sono rare e il carrello delle medicine é quasi sempre vuoto.Per non dirvi delle visite mediche specializzate che ci vuole un secolo ad essere inserito nella lista delle persone che saranno visitate.Per quanto riguarda l'istruzione non puoi frequentare,né scuola,né corsi professionali perché il numero dei posti é limitato a causa del sovraffollamento,addirittura cerchiamo di fare istanze di trasferimento ad altri istituti per partecipare ai corsi ma invano.Per il servizio di igiene,per la cella e la fornitura personale d'igiene,l'amministrazione non da piu i prodotti necessari e per questo motivo si é costretti a comprarli tramite ufficio spesa.Naturalmente chi se lo può permettere!Per quanto riguarda i generi alimentari non c'è nessun controllo perché i prezzi sono cari,anzi raddoppiati,paragonandoli con quelli che si trovano nei negozi alimentari fuori!La maggior parte dei detenuti ha il problema che riguarda il colloquio con i propri familiari e loro fanno sempre un'enorme fatica per arrivare da nou e causa la lontananza,é una maggiore spesa da affrontare con i trasporti.Spesso si mandano istanze di trasferimento al Dap con la motivazione avvicinamento colloquio ma purtroppo invano.Sono in carcere dal 2007 e sono di Genova,ho girato 6 carceri di cui Marassi,Imperia,Cremona,Opera,Ancona e oggi sono qui a Terni,ogni 6 mesi tra istanze di riavvicinamento colloqui al Dap che ho fatto,mi ritrovo sempre piu lontano,motivo che le carceri dove richiedo il trasferimento per far si che io possa trasmettere a mio figlio che oggi ha 12 anni l'affetto paterno che ogni bambino ha bisogno.Il Dap mi rigetta motivo struttura sovraffollata e mi ritrovo senza colloqui con i miei cari da moltissimo tempo cosi ci si ritrova a soffrire di piu la lontananza dai nostri cari e i nostri figli.Per quanto riguarda i colloqui con i dirigenti degli istituti,cioè,diettore,comandante,magistrato,educatori,psicologi,criminologi,assistenti sociali,mediatori culturali,educatori ci vuole molto tempi perché loro hanno un orario di lavoro speciale,anzi,vengono per poche ore al giorno,facendo 2 o 3 colloqui e poi se ne vanno a casa loro.Non esiste proprio nessun controllo all'astensionismo,per questo motivo le nostre domande inviate ai vari uffici della struttura non vengono accolte favorevolmente.Per poi dirvi,cari amici che non esistono sempre attività sportive e culturali e da quello che vi ho scritto,vi posso garantire che la maggior parte dei  detenuti comincia ad usare psicofarmaci per causa della depressione,ansia e stress,addirittura ci sono persone che si sino tolte la vita per colpa della disperazione.
Spero che questa mia missiva possa sensibilizzare il nostro grido d'aiuto e magari uno spiraglio di speranza che voi potete darci una mano per poi cosi uscire da questo tunnel dell'abuso di potere.
Noi continuamo a combattere per andare avanti perche la vittoria in tal cintesto é difficile perché il sistema degli istituti penitenziari in Italia é malato e ci vuole una lunga battaglia per sanarli.Gran parte di noi é fiducioso nella vostra solidarietà e il vostro aiuto cari amici.
Colgo l'occasione per ringraziarvi per ciò che fate e porgo i miei piu cordiali e sinceri saluti.
                                           Concas Carlo
P.s Quasi dimenticavo,NO all'Ergastolo,é incostituzionale e deve essere abolito una volta per tutte!

Lettera di Lucchetta Mirko

Sono sempre io Lucchetta Mirko detenuto presso la Casa Circondariale di Voghera.Vi scrivo per fare una riflessione con voi(opinione pubblica).Vi sembra giusto che una persona,ESSERE UMANO detenuto,chieda e non da oggi ma bensì da un po' di tempo di essere avvicinato a casa sua e nessuno lo ascolta?!Io vi dico la mia opinione,codesta persona,che per motivi di prassi non nomino,lo volete sapere perché non gli danno l'avvicinamento famigliare?perché in passato é stato un po' ribelle,però sfido chiunque a non avere il diavolo in corpo,quando ad un'età giovane,18,20 anni,solo perché ne ha combinate un po',al posto di giudicare le persone,perché non gli si prova a chiedere perché hai fatto quelle cose?Magari quelle cose quella persona non le avrebbe fatte nemmeno,in altre circostanze però penso che qualsiasi padre di famiglia a cui non venga data l'opportunità di provare a lavorare o altro,anche lui,delinquerebbe per poter crescere la sua famiglia.Purtroppo oggi come oggi in Italia ci sono pregiudizi.Vi faccio un paragone a me successo,torno vestito da lavoro verso casa(2 settimane dopo che sono tornato in libertà)sporco perché facevo il posatore,passa una pattuglia di Carabinieri di Casteggio,Pavia e mentre attraversavo la strada,al telefono con la mia compagna,in piazza,mi fermarono in mezzo a tutta la gente,vi sembra giusto?no,perché lo fecero apposta e poi si permisero di andare dalla mia famiglia a dirgli:"perché non ve ne andate da Casteggio?".Una persona come fa a reinserirsi se lo stato italiano funziona cosi da schifo?Ditemi voi!Vi dico l'ultimo fatto accaduto nel 2006,ero agli arresti domiciliari,trovai lavoro presso un distributore di benzina.Il giorno prima di andare a lavorare mi chiamò il titolare,dicendomi:"Non posso più assumerti"Pensate voi che delusione!Volete sapere il motivo?una pattuglia di carabinieri andò a dirgli di non assumermi perché avevo commesso reati.Ora vi saluto,però vi chiedo,come si può oggi come oggi con queste discriminazioni,soprattutto in Italia,ricominciare da zero e rifarsi una vita?accetto qualsiasi consiglio.Ringrazio codesta Assiciazione di Davide e Francesca per l'ascolto.
                                                 In fede
                                  Lucchetta Mirko

Noi ringraziamo te per la tua testimonianza!riceviamo e pubblichiamo!Davide e Francesca

Lettera di Prelashi Elton

Mi chiamo Prelashi Elton nato il 2 Maggio 1984 residente in via Lazio nr 46 Varese 21100.
La mia storia:Colpevole d'innocenza come si dice.Mi trovai nel posto sbagliato con le persone sbagliate.Tutto iniziò il 28 Novembre 2011.Mi trovavo con due conoscenti per motivi di un favore "normalissimo" e li iniziò la mia odissea.Dato che si trattava di tutt'altro.Vengo arrestato e rinchiuso in una cella.Mi accorsi in poche ore di essere coinvolto in un traffico di stupefacenti.Forte della mia innocenza ero sicuro di risolvere e di mostrare la mia estraneità dai fatti,speravo di andarmene a casa in poche ore.Sono passati 21 mesi!in cui 7 mesi gli ho passati agli arresti domiciliari,rispettati ma per l'impugnazione del pubblico ministero mi hanno rinchiuso da circa un anno.Da 6 mesi mi trovo con una condanna.Premetto che non c'è nessuna prova,nessun indagine a mio carico,nessuna accusa,persino i finanzieri e il pubblico ministero mi ritenevano innocente.
Ma per un motivo che ancora oggi non so mi ritrovo in carcere con una condanna di 8 anni.Come non bastasse nello stesso giorno delle sentenza mi accusarono di una presunta tentata evasione.In molti tribunali d'Italia non fanno piu processi ma Teatro di abuso di potere.Due settimane gratis d'isolamento nel carcere di Opera.Da circa 6 mesi mi trovo nel carcere di Voghera dove in una cella di 37 metri quadrati sono costretto a condividere con 11 persone! 20 ore su 24 rinchiusi in questa cella,per non parlare del resto,peggio del peggio.
Vorrei dire,siamo nel ventunesimo secolo,siamo esseri umani.E' una vergogna!Grazie!Grazie!Davide e Francesca La Rosa.
                                                                  Prelashi Elton

Noi ringraziamo te Elton!Riceviamo e pubblichiamo!Grazie della tua testimonianza Davide e Francesca

Lettera di Tedros Meresa dal Carcere di Terni

Io sottoscritto Tedros Meresa attualmente ristretto presso l'Istituto penitenziario di Terni voglio dare testimonianza dell'abbandono creato dalla "macchina Stato" per detenere coloro i quali vengono chiamati carcerati.In virtù delle attuali condizioni ormai insopportabili elenchero' solo le violazioni subite nel penitenziario ove risiedo;Naturalmente vi sono molte analogie con gli altri istituti da me visitati.Innanzitutto il concetto Regolamento é soggettivo dalla Casa di Reclusione dove si viene "Deportati" e sottolineo deportati in quanto noi detenuti per raggiungere una qualsiasi destinazione siamo costretti ad intraprendere viaggi di ore sui famosi cellulari dove lo spazio per ogni singola persona non supera il metro quadro,non vi sono cinture di sicurezza ed inoltre come se tutto questo fosse normale vengono applicate le manette,in modo che se ci fosse un qualsiasi incidente il malcapitato di turno si troverebbe ad urtare su tutto il perimetro metallico senza possibilita di riparo alcuno.Per quanto riguarda l'Ordinamento Penitenziario viene volutamente occultato al fine ultimo di non dare atti ai detenuti dei propri diritti e con questo mi ricollego alla soggettività dei regolamenti applicati a piacere delle direzioni amministrative in particolar modi nell'interesse che accomuna tutte le carceri e che frutta un notevole introito a discapito degli internati:mi riferisco al sopravitto o meglio alle scelte dei generi alimentari,igienici ed altro che non viene passato dal penitenziario.I prezzi di tali generi lievita di molto dai costi degli esercizi commerciali esterni e contrariamente a quanto riportato dall'Ordinamento Penitenziario non vengono istituite commissioni composte da detenuti che possano valutare le scelte delle amministrazioni.Pongo all' attenzione anche le razioni del vitto quotidiano che dovrebbe per legge rientrare nei criteri stabiliti sempre dal famoso Ordinamento Penitenziario,tengo a precisare che lo stato paga una cifra esorbitante in confronto al vero utilizzo di tale somma la quale comprenderebbe oltre al cibo anche i gsneri primari per ls pulizia della persona e dei locali ove soggiorna ma anziché essere distribuiti equamente vengono ammassati o peggio,neanche acquistati,pertanto mi chiedo dove finiranno mai i denari spesi per l'apparato detentivo e soprattutto perché il detenuto é costretto a pagare le spese di vitto e alloggio di una detenzione ai limiti della dignità umana?Inoltre aggiungo un altro grave problema che passa troppe volte inpunito e soprattutto taciuto:i suicidi dietro le sbarre,questi sono i gesti risultati da tutti quei disagi subiti dalle persone detenute.Nella fattispecie a Terni ce ne sono stati 3 nell'arco di pochi mesi e tanti altri tentati ma fortunatamente non portati a termine e ovviamente non vengono menzionati in nessun rapporto per evitare imbarazzo alla Direzione.In tutto ciò gli operatori sanitari effettuano colloqui a cronometro limitandosi alle domande di routine riguardante i dati anagrafici,anche se incolpevoli da questo punto di vista perché il vero colpevole é il sovraffollamento che impedisce qualsiasi iniziativa riabilitativa.Spenderò delle righe anche per una vecchia questione che in una società civile non è accettabile:Come la Corte di Strasburgo sin dai tempi dell'accordo sancito con i paesi facenti parte,dichiara incostituzionale,spero che si prendano provvedimenti in tal senso.

Riceviamo,pubblichiamo e ringraziamo Tedros Meresa per la sua testimonianza.Davide e Francesca