mercoledì 4 settembre 2013

Lettera di Girani Giorgio

Mi chiamo Girani Giorgio nato il 21 aprile 1976 a Pavia e attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Voghera. Dalla data del mio arresto in Casteggio in provincia di Pavia il 18 aprile 2013 . Con la presente sono a raccontare le condizioni nelle quali mi trovo e come me tali condizioni sono riferite a tutta la popolazione carceraria italiana ,inizio con l'affermare che  sono alla mia prima esperienza detentiva perciò come recita la Costituzione italiana ignorata spesso dai magistrati la custodia cautelare come dovrebbe essere e come nel mio caso viene usata a sproposito applicata a quasi tutti gli arrestati nonostante siano al loro primo reato.Io ero incensurato perciò cosa ci faccio qui? in attesa di giudizio da quasi 5 mesi non sono abbastanza affollate  le carceri?tornando al racconto della mia prima esperienza come dicevo mi hanno arrestato il 12 aprile 2013 per reato 73 comma 1 spaccio di droga con accuse pesanti vere solo al 40 per cento massimo e mi hanno portato nel carcere di Voghera Istituto legato al territorio di mia residenza e nel quale ho compiuto il mio reato.Al mio arrivo di notte dopo tutto il pomeriggio passato dai carabinieri mi hanno rinchiuso in una cella di 5 metri per 2 metri totale circa 10 metri quadrati con altre due ospiti più mio fratello arrestato con me praticamente fino al 20 aprile 2013, circa in 4 persone abbiamo condiviso questa cella di 10 metri quadrati in condizioni pessime trattandosi di un blocco adibito a solo isolamento punitivo e in teoria con celle singole .Scarcerati gli altri due stranieri io e mio fratello siamo rimasti lì fino al 3 maggio 2013 quindi 21 giorni insieme ad un terzo individuo romeno pertanto nella nostra cella verso il 22 23 aprile. Tutti e tre il 3 maggio 2013 siamo stati portati in un cellone, così lo definiscono per il fatto che ha ben 12 letti,peccato che non sia oltre 100 metri quadrati come recita la carta sui diritti umani per 12 persone ,bensì solo 37 metri quadrati, bagno incluso di cui solo 18 /20 calpestabili togliendo letti e armadietti.Da li ad oggi è stato un susseguirsi di entrata gente .In data odierna dopo essere stati due mesi in 10 persone siamo in 11 si può intuire il disagio di mancanza di spazio ed aria senza contatto, la frequente fila per l'uso del bagno essendo uno solo per 11!locale il bagno tra l'altro adibito per forza ad uso culinario quindi come si può capire con problemi possibili di carattere igienico sanitario. Nonostante la polizia penitenziaria sia meno dura qui che in altri istituti il disagio dovuto sovraffollamento è enorme,affollamento dovuto al magistrato con gravi colpe dei magistrati soprattutto che non danno la possibilità di attendere processi ai domiciliari nemmeno per gli incensurati quelli come me al primo e ultimo sicuro!!usando la custodia cautelare come lavamani un lavamani che sconvolge la vita privata che se non si e' delinquenti abituali lo si può dirittura diventare in strutture che sono scuole di malavita. Una persona come me ce ne sono in migliaia in Italia al suo primo sbaglio va liberata controllando ovviamente ma dando la possibilità di rendimersi tra gli affetti e le mura di casa non in queste mura del castigo.Un altro sopruso secondo me è stato lo  sradicamento della mia famiglia ignara di tutto avermi lasciato 25 giorni dal 12 aprile al 6 maggio senza telefonare scrivere e vedere i parenti preoccupati a non finire. Aggiungo anche la negazione nei mesi più caldi giugno luglio agosto ,di un semplice ventilatore che avremo comperato con i nostri soldi,ci avrebbe in qualche modo rinfrescato questo forno di cemento armato che e' la nostra cella con dentro 11 persone.Alla finestra vi e' un illegale rete a maglia fine oltre le sbarre che se si fissa l'esterno magari una pianta o un po' d'erba,oppure un fiore si ottiene 10 minuti dopo un gran mal di testa non essendo l'occhio umano abituato ad avere una rete davanti agli occhi .Queste e  altre mille cose non vanno bene ,bene per niente, 20 ore al giorno chiuso e solo 4 di aria in un cortile piccolo con alti muri in cemento armato a girare avanti e indietro come pecore ma non siamo animali nonostante gli sbagli rimaniamo esseri umani e magari come nel mio caso molto scontenti di quel che han fatto e sicuri di non sbagliare più!La pace interna ,la purezza ce l'ho sempre che mi dia la possibilità a breve di esprimerle la con questo concludo.Grazie Girani Giorgio carcere di Voghera

Grazie a te Giorgio! Riceviamo e pubblichiamo!Davide e Francesca

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